Calendario 1961 con i giorni festivi in vigore in Italia (indicati con lo sfondo di colore rosso e dal carattere sottolineato) e le principali ricorrenze
civili e religiose non festive (inizio e fine del Carnevale, inizio e fine del periodo di Quaresima, Pentecoste, ecc)
individuabili dallo sfondo di colore grigio (l'elenco completo dei giorni festivi e delle ricorrenze è riportato sotto il calendario).
Il 1961 è un
anno ordinario di 365 giorni
con 52 settimane e 53 domeniche.
Inizia e termina di Domenica.
Cliccando sui nomi dei mesi puoi vedere il relativo calendario mensile.
Nel calendario 1961
erano presenti
15 giorni festivi infrasettimanali così distribuiti:
4 Lunedì festivi: San Giuseppe (20/03/1961), Lunedì dell'Angelo (03/04/1961), Festa dei lavoratori (01/05/1961), Natale (25/12/1961);
3 Martedì festivi: Festa della Liberazione (25/04/1961), Ferragosto (15/08/1961), Santo Stefano (26/12/1961);
1 solo Mercoledì festivo: Ognissanti (01/11/1961);
3 Giovedì festivi: Ascensione (11/05/1961), Corpus Domini (01/06/1961), Santi Pietro e Paolo (29/06/1961);
3 Venerdì festivi: Epifania (06/01/1961), Festa della Repubblica (02/06/1961), Immacolata Concezione (08/12/1961);
1 solo Sabato festivo: Giornata dell'Unità Nazionale (04/11/1961).
Cadeva invece di Domenica 1 sola festività: Capodanno (01/01/1961).
Il Carnevale 1961
è iniziato
Domenica 29/01/1961
ed è terminato
Martedì 14/02/1961 (Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale).
Pasqua 1961
è stata
Domenica 02/04/1961.
Fino al 1977, il 19 Marzo, San Giuseppe, era giorno festivo a tutti gli effetti.
La data è tuttavia soggetta ad alcune particolari variazioni. Se infatti cade in concomitanza di una delle Domeniche di Quaresima, la data
è spostata al giorno successivo mentre, se cade nella Settimana Santa, è anticipata al sabato precedente la Domenica delle Palme.
La festività del 19 Marzo è stata soppressa nel 1977 e, da llora, è entrata a far parte delle cosidette "festività soppresse".
La Festa della Liberazione, o Anniversario della Liberazione dell’Italia o 25 Aprile,
fu celebrata per la prima volta nel 1946. Fu istituzionalizzata quale festa nazionale nel 1949.
La Festa dei Lavoratori, celebrata il 1° Maggio, fu istituita in Italia nel 1891.
Nel periodo compreso tra il 1924 e il 1944, durante il regime fascista, fu anticipata al 21 Aprile
in concomitanza del “Natale di Roma”, dichiarato ufficialmente giorno festivo, assumendo la denominazione "Natale di Roma – Festa del lavoro".
Nel 1945 fu ripristinata la data originale del 1° Maggio, mantenendo lo status di festività, mentre il 21 Aprile rimase
come festività solo per la città di Roma.
Il giorno dell’Ascensione di Gesù al cielo (o, più brevemente, soltanto Ascensione) è una ricorrenza
religiosa mobile nel calendario. Cade infatti il 39° giorno dopo la Domenica di Pasqua, di giovedì. Fino al 1977 è stato
considerato giorno festivo a tutti gli effetti, poi ricondotto al solo ruolo di ricorrenza e inserito tra le festività soppresse.
La solennità del Corpus Domini cade originariamente il giovedì della seconda settimana dopo la Pentecoste ed era giorno
festivo nel calendario. Con la riforma delle festività avvenuta nel 1977 ha perso lo status di festività civile ed è stata ricompresa
tra le festività soppresse. La sua ricorrenza è stata spostata alla domenica successiva. Cade quindi nella seconda domenica dopo la Pentecoste.
La Festa della Repubblica fu celebrata per la prima volta il 2 giugno 1947. Venne dichiarata festa nazionale nel 1949.
Tuttavia, a causa della grave crisi economica che affliggeva l’Italia, nel 1977 venne soppressa e la sua
celebrazione fu spostata alla prima domenica di giugno, perdendo quindi lo status di festività nazionale e di giorno festivo sul calendario.
E’ stata di nuovo riportata alla sua data originale nel 2001, per volere dell’allora Presidente della Repubblica
Carlo Azelio Ciampi, ritornando ad essere giorno festivo a tutti gli effetti.
La Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate è una festività istituita nel 1919 per celebrare la vittoria italiana
nella prima guerra mondiale. Fu scelto il 4 Novembre, data dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti (firmato il 3 novembre 1918),
che sancì la resa dell'Impero austro-ungarico all'Italia. E’ rimasta in vigore fino al 1976.
Nel 1977, con la legge n° 54 del 5 marzo 1977 che riordinò le festività nazionali nel calendario a seguito della profonda
crisi economica che affliggeva l’Italia, la sua celebrazione fu spostata alla prima domenica di Novembre, entrando quindi nel
novero delle cosiddette “festività soppresse”.